Gambe nude in inverno senza calze, 10 motivi per non farlo

  1. Il freddo. Potrà sembrare banale e scontato, ma il freddo è il primo motivo per non andare in giro con le gambe nude in inverno, perché dovremmo congelarci o prenderci una polmonite in nome di qualche fashion blogger o influencer che non le indossa e le ripudia?
  2. Vi ingannano. La verità non è quella che vedete, non è vero che la gente va in giro a gambe nude, fanno la foto e poi corrono a vestirsi o in un ambiente super riscaldato, infatti, molto probabilmente, quando vediamo star paparazzate a gambe nude è perché stanno uscendo da uno studio televisivo e stanno salendo in limousine.
  3. Ti piace vincere facile. Insomma, voglio proprio dirvi come la penso, abbinare le calze giuste è difficile, con le calze si possono fare veri e propri scivoloni di stile, non metterle è fin troppo facile; mettiamola così, preparare un outfit e omettere le calze rende il lavoro molto più facile a una fashion blogger, stylist o chiunque per lavoro o per divertimento debba mostrare un outfit.
  4. Lo stile italiano. Sì, è vero, ci sono paesi dove le temerarie e abituate abitanti non portano le calze nemmeno in inverno, però, noi siamo italiani, non so se mi spiego, vogliamo davvero prendere consigli di stile da loro?
  5. La storia. Forse non tutti lo sanno, o forse questo concetto è stato dimenticato, la mancanza di calza, prima, era sinonimo di povertà, chi non poteva permettersi le calze disegnava la riga nera (che rappresentava la cucitura) dietro la gamba col carbone per dare l’illusione di avere le calze e sembrare benestante.
  6. Le gambe in inverno sono brutte. Ammettiamolo, in inverno la coscia bianca, la pelle secca e arrossata dal freddo, le venuzze varicose violacee sempre per il freddo, la ceretta che magari non viene fatta accuratamente come in estate, insomma, ma chi ce lo fa fare?
  7. Nella realtà è una cosa ridicola. Quando vediamo un servizio fotografico magari siamo incantate dalla qualità della foto o dalla bellezza della modella o di un capo in particolare, però, pensateci bene, vedere una ragazza con cappotto, pelliccia, sciarpa, guanti, colbacco ecc. e poi con decolletè e gamba nuda o peggio ancora, stivaletto bordato di pelliccia e gamba nuda è una cosa ridicola.
  8. Le decolletè senza calze sono scomode. Nella maggior parte di outfit a gamba nuda le calzature indossate sono solitamente decolletè appuntite con tacco a spillo, fatte rara eccezione di alcuni modelli, la decolletè senza calza fa male, fa malissimo. Saranno pure carine quelle in posa con gamba nuda e decolletè viste in fotografia ma vorrei vederle a camminare coi calli doloranti e i piedi congelati come sogliole.
  9. Rovinate le scarpe. Ci sono scarpe molto belle che durano negli anni, magari esternamente sono nuove, ma dentro? Lo sapete che le scarpe si usurano più all’interno che all’esterno? Una scarpe senza calza si rovina più in fretta e poi con le calze è tutto più igienico.
  10. Il sandalo no. No, il sandalo in inverno è veramente troppo e, badate bene, non vi sto dicendo di mettere il sandalo con la calza, per carità, no, il sandalo no, insomma, se la temperatura o le gambe o i piedi o qualsiasi altro fattore non lo permette, no, non mettete il sandalo.

Volevo ricordarvi che tutto questo vale anche coi jeans completamente strappati o per risvoltini troppo alti, no, non fatelo, se proprio vi piacciono sfoggiateli in primavere.

Tendenze autunno inverno 2016/2017 cambio di stagione e nuove collezioni

(mi raccomando, per guardare le foto cliccate i link)

L’autunno è ormai alle porte, lo so, c’è chi è appena tornato dalle vacanze e deve ancora riabituarsi alla routine, c’è chi approfitterà delle belle giornate di settembre per concedersi un po’ di mare e chi in vacanza non c’è proprio stato e nemmeno si è reso conto che questa estate si è quasi conclusa.

Insomma, in ogni caso, fra poco ci aspetta il tanto temuto cambio di stagione, nelle vetrine ci sono già capi autunnali e c’è tanta voglia di scoprire le nuove collezioni dei nostri brand preferiti per trovare le scarpe o il capo di abbigliamento che ci serve o che semplicemente ci rapirà il cuore.

Eh sì, ho usato il verbo “aspettare”, perché si sa, noi comuni persone che non facciamo parte del fashion system dobbiamo solo aspettare di trovare nei negozi quello che desideriamo indossare, mentre, per chi fa parte del mondo della moda, ma anche per chi lo segue attentamente le nuove collezioni sono state già svelate e le nuove tendenze già dettate, quando? Ovviamente alle scorse settimane della moda.

Ebbene sì, lo scorso febbraio alle Fashion Week i maggiori stilisti hanno mostrato le loro proposte per l’inverno che verrà, io ovviamente ho già scritto la mia e vi ho elencato tutte quelle che secondo me saranno le tendenze.

Adesso non mi resta che riproporvele per lasciarvi ispirare dalle foto delle sfilate, in particolare io vi mostro quelle della Milano Fashion Week

Lasciatevi ispirare dai colori vivaci e non rinunciate ad una bella pelliccia, magari ecologica e colorata, ecco le prime due gallery Milano Fashion Week Gallery

Non lasciate trascurati dettagli importanti come il tessuto da scegliere, molto in voga sarà il velluto e ricordate che col total black non si sbaglia mai ancora due gallery Milano Fashion Week Gallery 2

Come dico sempre io non è tanto importante seguire la moda quanto lo è seguire il proprio stile, per chi ama cambiare stile col cambio di stagione troverà molto interessanti questi due proposti in queste altre gallery Milano Fashion Week Gallery 3

Spero tanto che questi articoli da me riproposti possano ispirarvi per i vostri look e per i vostri prossimi acquisti.

Fatemi sapere quale tendenza secondo voi sarà più in voga e quale è la vostra preferita.

Un bacio

 

Eyewear, occhiali da sole estate 2016

Ero a fare shopping in centro e sono entrata dall’ottico a dare una sbirciata agli occhiali quando, all’improvviso, è proprio il caso di dirlo,  amore a prima vista.

Erano lì, rotondi, a specchio, senza montatura a contornare le lenti, in un colore accattivante, attraenti, un paio di occhiali Chanel.

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Cercando sul web ho scoperto che fanno parte della linea che ha sfilato in passerella, anche se le modelle indossavano la versione a mascherina io preferisco quella con le lenti separate, purtroppo potrò solo sognarli, come è successo qualche anno fa con i Fendi Iridia di cui vi avevo parlato qui.

Un altro modello che mi ha rapito il cuore, invece, è un occhiale proposto da Dolce & Gabbana, ho adorato subito il motivo stampato sulla montatura.

Si tratta della collezione maiolica, vi posto quello che ho trovato sul sito ufficiale ma quello che ho visto io aveva come unici colori il bianco e il blu.

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Insomma, trovo geniale stampare le classiche maioliche sulle montature degli occhiali da sole.

Sarà che hanno il sapore del sud, il sapore del mare, e quindi sono un po’ di parte ma l’accoppiata mare – occhiali da sole credo sia vincente, no?

Secondo me gli occhiali da sole sono un accessorio indispensabile, sia per la salute che per l’estetica, a volte possono dare la svolta a un look piatto.

L’occhiale da sole poi, parla un po’ di noi, c’è chi ama i classici senza tempo (come ad esempio i ray ban aviator di cui vi ho parlato qui), chi invece cambia colore o materiale ma è fedele sempre allo stesso modello, chi invece li cambia a seconda dell’outfit, chi segue la moda e chi li cambia al cambiare dell’umore.

E voi? Quali occhiali avete acquistato o avete in programma di acquistare questa estate? E quali vi hanno rapito il cuore? Vi piacciono questi modelli? Li indossereste? Fatemi sapere.

Un bacio

Shopping da Sephora: i miei prodotti a marchio Sephora preferiti

Di solito quando vado a fare acquisti da Sephora sono sempre attratta da brand esclusivi, cerco di acquistare prodotti che so di non poter trovare altrove.
In assoluto i miei marchi preferiti  sono Too Faced, Urban Decay e Benefit, amo i packaging, la qualità dei prodotti, l’originalità.
Un brand che ancora non ho avuto occasione di provare ma che non vedo l’ora di acquistare è Tony Moly, Koreano fino a poco tempo fa non disponibile nei beauty store Sephora italiani.

Insomma, quando andavo lì, attratta da varie cose per vari motivi non prestavo mai attenzione ai prodotti a marchio Sephora, poi, un po’ perché me ne hanno regalati, un po’ per l’insistenza delle commesse che lodano i prodotti a marchio Sephora ne ho provati alcuni, adesso vi dico quelli che sto amando e perché.

  1. Sephora, Blush Long Lasting nella colorazione Sweet on you! N°05; mi piace perché il colore e caldo e nei toni del pesca ma non tende troppo all’arancione come spesso accade nei normali fard di queste tonalità, il finish sembra opaco ma è leggermente satinato, il bello di questo colore è che sta bene sia in inverno quando sono completamente pallida che in estate sulla pelle abbronzata. Il più grande pregio però è la durata.
  2. Sephora, Ultimate Warming Cleaner; è un sapone per il viso che mentre viene applicato si riscalda, l’utilità dovrebbe essere quella di aprire i pori e lavare via residui di sebo e make up, lo sto provando da pochi giorni, quindi ancora devo testare bene quanto effettivamente pulisca i pori, però posso dirvi che a prima impressione mi piace molto perché sento il viso pulito ma non secco, fa poca schiuma tiepida e delicata ed è molto gradevole da usare.
  3. Sephora, Total Purify & Cleanse gel; un sapone per il viso in gel, ottimo perché molto delicato ma efficace, lo trovo molto simile a saponi per il viso in gel di brand costosi, è un’ottima alternativa a saponi specifici costosi per chi ha la pelle grassa ma non vuole spendere un patrimonio, soprattutto quando ci sono le offerte;
  4. Sephora, Triple Action Gentle Make Up Remover Gel; è uno struccante delicato formulato come acqua micellare in gel, l’ho acquistato perché mi ricordava un’acqua detergente in gel acquistata in farmacia, le formule sono diverse ma lo trovo ugualmente efficacie, molto simile è anche la sensazione che lascia sulla pelle, non ha bisogno di risciacquo ma a me piace comunque sciacquare il viso dopo essermi struccata, strucca make up long lasting e mascara ultra black.
  5. Sephora, Mud Mask Puryfing & Mattyfing; maschera purificante e opacizzante, mi piace perché si applica facilmente (sembra un fango), asciuga in fretta, è fresca sulla pelle e durante la fase del risciacquo la sua consistenza permette di fare un leggero scrub.
  6. Sephora, Bubble Bath and Shower Gel, Vanilla; bagnoschiuma e doccia gel al gusto vaniglia, in realtà la consistenza non è proprio gel ma un po’ cremosa, il profumo è bellissimo ma non stucchevole, molto delicato sulla pelle, non causa arrossamenti o irritazioni lascia un buon odore sulla pelle.
  7. Sephora, Nourishing Body Butter, Vanilla; burro corpo nutriente alla vaniglia, profumato, emolliente, delicatissimo, io lo applico anche subito dopo la ceretta per lenire i rossori, il profumo è sublime e la consistenza è simile a un burro e una mousse insieme.

Questi sono i miei prodotti preferiti da Sephora, almeno tra quelli che ho provato, e i vostri quali sono?

Fatemi sapere nei commenti e ditemi anche se vi interessano i miei prodotti preferiti da Wycon.

Un bacio

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Estate 2016, cosa indossare? Non ve lo dico…

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Ieri stavo per scrivere un articolo su cosa indossare questa estate quando non si è ancora in vacanza, stavo per mettermi a dare consigli su cosa indossare e cosa no, su come stare freschi e mantenere una certa eleganza e stile e quali sono le tendenze dell’estate. Mi stavo pure impegnando a scrivere in modo da avere una buona SEO, poi, ho avuto una sorta di blocco dello scrittore e ho lasciato perdere.
Ieri sera, poi, ho ascoltato un’intervista e finalmente mi è tornato in mente perché ho aperto questo blog e come piace scrivere a me ed eccomi qui.
Oggi non so di cosa vi sto parlando, è un po’ un post con quattro chiacchiere per tenere compagnia a chi avesse voglia di leggere, come fanno le youtubers, accendono la telecamera e si raccontano.
Io mi sono appassionata alla moda quando ho scoperto per caso di essere una di quelle persone che definiamo cool hunter e questo è successo quando ancora non seguivo le sfilate, o almeno era molto difficile seguirle, aspettavo le nuove collezioni nelle vetrine e sulle riviste patinate.
Adesso che so come funzione, che ho capito il meccanismo sono quasi annoiata, le collezioni escono così in anteprima che mi sembra tutto vecchio e demodè.
Non so se sia il fatto che io vedo le sfilate e poi solo mesi dopo quei capi sono messi in vendita e si vedono su riviste e siti o se sia il fatto che ormai non c’è veramente niente di nuovo, insomma, c’è tanto e niente.

Il fast fashion ha cambiato molte regole ma, come avevo previsto, è tornata alla ribalta la moda anni ’90, quello stile sta spopolando molto e vedo che lo apprezzano soprattutto le ragazzine nate dopo il 2000, forse proprio perché per loro non sembra “già visto”, per quanto riguarda me, invece, mi guardo intorno e i capi mi ricordano qualcosa di già visto, già visto addosso a me, oppure in qualche vecchio video clip musicale o in telefilm cult come Sex and the city, Will & Grace o Beverly Hills 90210.

Parliamo invece un po’ di quello che mi sta piacendo, Philippe Plein, lo adoro, perchè? perché quello che fa è “stiloso”, lo definirei come mi piaceva definire Cavalli anni fa “tamarro con gusto”, cioè, pensateci, è facile fare un tubino nero,o un qualunque capo basic, la buona riuscita è dovuta alla tecnica sartoriale e al tessuto scelto, non tanto al buon gusto, allo stile; al contrario, creare qualcosa di appariscente e particolare che non sia too much ma che vi si avvicini molto non è per niente facile.
Cos’altro mi piace? Blake Lively, sempre, troppo bella, con un ottimo gusto e uno stile che ormai è diventato il suo marchio di fabbrica.
Poi adoro le stampe, soprattutto di fenicotteri ma anche ananas, cactus, colibrì e avocado…su costumi, t-shirts, abitini, calzini, shorts, scarpe…
Spero di non avervi annoiate, infine, voglio chiedervi una cosa, leggo sui social di gente che critica i fashion blogger accusandoli di “imporre agli altri come vestirsi” voi cosa ne pensate? vi infastidiscono i consigli di moda e stile o li reputate utili?

 

Il chiodo giallo di Zara, le fashion blogger e la crudeltà del web

Ieri Selvaggia Lucarelli ha pubblicato un post su Facebook in cui sfoggiava il famoso chiodo giallo di Zara dicendo di essere andata a comprarselo solo perché le fashion blogger ne hanno parlato male e hanno deriso chi lo indossa creando pagine apposite sui social.
Ora, io ho letto un po’ i commenti e siccome si parlava molto male delle fashion blogger ho difeso la categoria, mi sono presentata come fashion blogger e poi ho detto la mia, cioè che anche se il giubbotto è bello sono nauseata per tutte le volte che lo vedo in giro o sul web.
Mi ha risposto una ragazza facendomi intendere che anche lei fosse nauseata ma non dal capo d’abbigliamento in questione, bensì dalle fashion blogger, io non ho risposto, cosa avrei dovuto dire a una nauseata da me e dalle mie colleghe?
Stamattina poi c’erano altri commenti in risposta al mio commento e così ho iniziato a risponde, allora la signorina che forse si è sentita ignorata (quello che ha detto di fare lei con le fashion blogger, ignorarle semplicemente) mi ha accusata di non “vivere e lasciar vivere”, ora, una che commenta cose che dice di ignorare non so come definirla.
Dopo di lei si sono aggiunti altri, chi parlava civilmente, chi metteva mi piace ai miei commenti, chi a quelli degli altri, e chi insultava, sono stata definita “cessa per essere una fashion blogger”, sono stata accusata di “non intendere” solo perché non rispondevo alle provocazioni più cattive e poi hanno detto che le fashion blogger non servono a niente, che non hanno mica fatto degli studi e infine “chi vi credete di essere Enzo Miccio?” a quel punto ho cancellato il mio commento e tutte le repliche ad esso si sono automaticamente cancellate.
Non lo avessi mai fatto, solo dopo mi sono resa conto che le visite che ha avuto stamattina il mio blog in sole due ore solitamente non le ha nemmeno in 24 ore.
Insomma, il “purché se ne parli” è un’ottima strategia di marketing.
E comunque, visto che non serviamo a niente vorrei dire a tutti quelli che ci contattano per collaborazioni non pagate che se il nostro lavoro non vale niente allora potete farlo da voi.
Vorrei dire a tutti quelli che evadono le tasse che le fashion blogger che guadagnano hanno la partita Iva e le tasse le pagano, voi lo fate?
Vorrei dire a tutti quelli che pensano che non abbiamo studiato niente che ci sono professioniste con lauree, specializzazioni, master e che frequentano continui corsi di aggiornamento, voi per il vostro lavoro vi aggiornate?
Vorrei dire a quelli che dicono “tu hai tempo” che uscire dall’ufficio alle 17 ed essere liberi nei week end è più semplice che doversi gestire tutti gli orari di lavoro per conto proprio.
E comunque, infine, per definizione, un fashion blogger è chi scrive un blog di moda, quindi basta definire fashion blogger tutti quelli che si fotografano le scarpe su Instagram.

Beauty blender e muffa, cosa fare?

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201506291052138275775Qualche giorno fa leggevo sul Forum di Cliomakeup di ragazze che parlavano di muffa nella loro beauty blender, a me non è mai capitato ma incuriosita ho letto un po’ la discussione e ho deciso di parlare un po’ di cura e manutenzione delle beuty blender, cioè le spugnette per il trucco.

Sul forum si parlava della beauty blender intesa come brand, io oggi vi parlerò di spugnette in generale senza riferirmi a nessuna marca in particolare anche perché personalmente non ho mai provato le beauty blender originali.

Le spugnette che uso io non sono quelle del noto marchio ma nemmeno le compro dai cinesi, le acquisto in profumeria al reparto accessori e sono abbastanza economiche. Io mi trovo bene con quelle di forma triangolare perché raggiungono tutti i punti del viso, sono vendute in una confezione da otto, in pratica sono come otto spicchi di una torta.

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Allora, prima di tutto vi spiego come le uso perché credo che un uso scorretto sia dannoso allo stesso modo di una manutenzione errata.

Quello che vi racconterò io qui si riferisce unicamente alla mia esperienza personale.

Quando mi trucco parto dalla base, stendo un fondotinta liquido (quelli dalla consistenza acquosa) con le mani, dopo di che, se ho bisogno di sfumarlo in qualche punto prendo la mia spugnetta trucco ci spruzzo un po’ d’acqua termale e picchietto la zona interessata.

Il secondo step è il correttore per le occhiaie, lo applico con l’applicatore in dotazione e poi presso con la spugnetta, sempre leggermente inumidita con acqua termale.

Infine la uso per sfumare eventuali contouring ma sempre allo stesso modo, una spruzzata di acqua in bomboletta e via.

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Ecco, detti questi primi  step potete già capire gli errori che si commettono comunemente, spesso le spugnette vengono inumidite completamente e con acqua di rubinetto, l’acqua è la principale causa di muffe, inumidirle con acqua termale ha due vantaggi, prima di tutto è più igienico e secondo non “inzuppa” la spugnetta, quindi non abbiamo acqua inutile all’interno.

Quindi, secondo me, le cose più importanti durante l’uso di una spugnetta sono usare l’acqua termale, non usare l’acqua di rubinetto e non inzupparla.

Per quanto riguarda il lavaggio, vale la stessa regola dei pennelli, è sbagliato non lavarla ma è sbagliato lavarla troppo spesso.

Lavarla troppo spesso è più grave di lavarla poco, principalmente perché una spugna lavata troppo di frequente non ha il tempo di asciugare e una spugna non asciugata bene può sviluppare muffe, al contrario una spugnetta un po’ sporca ha più batteri al suo esterno ma se per una volta ci capita di usarla (se è personale) può al massimo spuntarci un brufolo.

Ovviamente cercate di usare spugnette o qualsiasi altro accessorio sempre ben pulito e asciutto.

Un errore comune è quello di lavarla ad ogni utilizzo, capite bene che lavandola quotidianamente non ha il tempo di asciugare e questo causa muffa all’interno.

Le soluzioni?

  • Cercate di non imbrattarla, infatti molti erroneamente la usano per stendere il fondotinta, questo non andrebbe fatto, usatela solo per sfumarlo, vedrete che non necessiterà di essere lavata ogni volta.
  • Armatevi di più spugnette, usatele durante la settimana e poi, lavatele tutte insieme periodicamente, è il sistema più igienico.

La modalità di lavaggio ideale è semplice, inzuppate (stavolta dovete) le spugnette in acqua tiepida e sapone neutro e poi risciacquatele bene fin quando non avranno più residui di trucco e tracce di schiuma.

Dopo averle lavate bisogna occuparsi dell’asciugatura, questo è uno step importante, io faccio così:

  • se è estate le chiudo in un’asciugamano piegato in due e appendo l’asciugamano stesso con le spugnette all’interno alla corda per stendere il bucato all’aria aperta(piegate l’asciugamano in modo che non cadano le spugnette);
  • se non posso metterle ad asciugare all’aria aperta metto un piccolo asciugamano su una superficie e le lascio lì ma senza chiuderle;
  • se è inverno le chiudo in un asciugamano e le metto vicino al termosifone, non sopra potrebbe essere troppo caldo e rovinarle.

Qualsiasi metodo scegliate l’importante è che abbiano “aria” non poggiatele su plastica non chiudetele in scatole, non lasciatele in ambienti umidi.

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Infine voglio darvi una dritta per conservarle, anche se sono asciutte non mi piace tenerle in contenitori chiusi, io preferisco riporle in un piccolo sacchetto di cotone.

Anche se ne avete molta cura e non avete mai avuto particolari problemi ricordate sempre di cambiarle periodicamente.

Spero che questo post sia stato utile e interessante, se avete altri consigli da condividere scrivetemeli nei commenti, ditemi anche come vi prendete cura delle vostre beuty blender.

Vi lascio il link su come lavare i pennelli.

Un bacione

 

 

Flamingo spring outfit

Ho creato questo outfit su Polyvore ispirata dal rosa dei fenicotteri.
Il fenicottero è adorabile come motivo per stampe o decori su accessori, capi d’abbigliamento e complementi d’arredo.
Protagonista è l’abitino Versace con ricamati due grandi fenicotteri rosa, impreziosito da particolari color oro.
Color oro sono anche i simpatici orecchini, sempre a forma di fenicottero.
Adorabili le scarpe di Sophia Webster, di qualche anno fa, con un fenicottero per tacco.
Gli occhiali con lenti sfumate sembrano un tramonto californiano e chissà che non ci aiutino a vedere il mondo un po’ più rosa.
L’Iphone “vestito” in coordinato con noi è un tocco per vere fashion addicted.
Stesso discorso vale per l’orologio con un bel fenicottero sul quadrante.
La pochette richiama il colore del tacco delle scarpe, è in un modello molto versatile, un must have, anche se non di Versace una pochette rigida di questo genere è assolutamente da avere.
Nel look troviamo tanti toni diversi del rosa proprio per richiamare il piumaggio del fenicottero.
Così come troviamo diversi toni del rosa anche nella palette occhi di Gucci.
Mi raccomando, questo mix di toni non si può fare con tutti i colori, ad esempio il blu, non si abbinano tra loro diversi toni di blu, col rosa invece potete divertirvi.
Il cardigan di cashmere è il tocco raffinato del look, morbido e leggero ma anche caldo e avvolgente può accompagnarci in tanti tipi di look e in tante stagioni.
Vi piace questo outfit? Anche a voi i fenicotteri fanno impazzire come me?
Flamingo spring outfit

 


Versace colorful dress
€470 – farfetch.com

Repeat Cashmere long sleeve cardigan
€175 – halsbrook.com

Sophia Webster neon pink pumps
€400 – matchesfashion.com

Versace purse
€730 – thecorner.com

New Look pink watch
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Casetify pink iphone case
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Quay sunglasses
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Gucci eye shadow brush
€62 – gucci.com

Curiosità e storie dal mondo della moda

Oggi tante curiosità su famose It Bag, parleremo di una borsa che rischiava di non nascere, un’altra destinata originariamente ad altro uso e infine una borsa di Vuitton ideata da Coco Chanel, sono sicura che la conoscete benissimo ma non credo che avete indovinato di quale si tratta. Leggete per scoprire tutto.

La Lariot di Balenciaga, oggi indiscussa It Bag, apprezzata da un ampio pubblico di tutti gli stili e tutte le età, oggetto del desiderio di molte, rischiava di non essere prodotta.

La storia è andata più o meno così, siamo nel 2000 e Nicholas Ghesquière, all’epoca direttore creativo di Balenciaga, aveva appena presentato il prototipo della borsa che era stato scartato, quando, ad una sfilata, le modelle, compresa Kate Moss, la notarono.

La borsa, scambiata per un pezzo vintage, era bramata da tutte le modelle che furono felici quando scoprirono che era un prototipo della maison, l’entusiasmo però si spense in fretta quando scoprirono che non sarebbe mai stata prodotta.

Ghesquière decise allora di farne produrre 25 da regalare alle modelle. Il successo che ha avuto è dimostrato dal fatto che non hanno potuto fare a meno di produrla, ancora oggi è tra le borse più apprezzate e disiderate.

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Noè, il famoso secchiello di Louis Vuitton, quello che proprio in questo ultimo periodo è tornato di gran moda, in realtà non è nato proprio per farne l’uso che ne facciamo adesso, infatti non fu commissionata da una donna ma da un signore che produceva champagne.

Era il 1932 e la richiesta non fu molto usuale, la borsa doveva essere elegante ma abbastanza robusta e capiente da poter contenere 5 bottiglie di pregiato champagne.

Monsieur Vuitton accontentò il cliente, oggi, la borsa esiste ancora, è di gran moda e in molte varianti, non la usiamo più per mettere lo champagne, ma nel secchiello Noè più grande, ancora in produzione, entrano ancora 5 bottiglie, 4 in piedi e una al centro col tappo rivolto verso il basso.

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Molte icone francesi hanno influenzato altri stilisti francesi nel corso degli anni, questo però è forse il primo esempio di una “collaborazione di moda” simile a quelle che conosciamo oggi.

L’icona è lei, Coco Chanel, che nel 1925, commissionò una borsa a Louis Vuitton, quella che oggi si chiama Alma.

All’epoca esisteva solo in versione da viaggio ma Chanel ne chiese una in versione più piccola, un formato da giorno per usarla personalmente.

Nel 1930 Vuitton iniziò a produrle regolarmente, oggi è ancora in produzione, ma questo lo sapete già.

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Per oggi è tutto.

Spero che queste curiosità sul mondo della moda e la sua storia vi siano piaciute.

Le conoscevate già?Fatemi sapere nei commenti.

Se vi appassionano le curiosità e la storia della moda e non avete ancora letto gli altri miei articoli allora andate alla sezione del blog “curiosità” ne troverete tanti altri dove parlo della suola rossa Louboutin oppure della scatolina blue di Tiffany.

Fatemi sapere quale storia vi ha incuriositi di più.

 

 

 

Errori make up viso, i 5 errori più comuni

beauty skin

 

Io mi occupo poco di beauty ma ci tenevo a fare questo post perché leggendo tra i commenti sui social o in forum oppure ascoltando discorsi in profumerie mi rendo conto che piccoli dettagli di base del make up per alcune sono completamente sconosciuti e incomprensibili, anzi, falsi miti sul trucco continuano a vivere e diffondersi.

  • Errore: Usare il fondotinta per dare colorito al volto.
  • Soluzione: Il fondotinta serve per uniformare l’incarnato, preparare la pelle ad accogliere gli altri prodotti e coprire “qualche imperfezione”, quindi deve essere dello stesso colore della pelle,(qui un articolo sul fondotinta con tantissimi consigli utili per sceglierlo e applicarlo),il colorito al volto si da col blush (o fard, chiamatelo come più vi piace) o al limite con un po’ di terra abbronzante applicata in punti strategici e ricordate sempre di sfumare bene(qui la guida per un contouring dall’effetto naturale).
  • Il trucchetto in più: provate il colore nella zona tra il viso e il collo e non sulla mano.

 

  • Errore: Applicare un correttore chiaro per “schiarire” le occhiaie.
  • Soluzione: Il correttore per le occhiaie deve essere del nostro tono di pelle o magari leggermente più scuro,perchè deve “coprire” le occhiaie, non deve essere mai più chiaro, ottimale sarebbe utilizzarne uno a base arancione, sui toni del pesca, in modo da coprire l’alone violaceo.
  • Il trucchetto in più: usatelo dopo il fondotinta e sfumatelo “picchiettando” con una spugnetta leggermente inumidita con acqua termale spray.

 

  • Errore: Mettere troppo fondotinta cercando di coprire tutte le imperfezioni.
  • Soluzione: Cercate sempre il fondotinta che più vi piace e più si adatta alla vostra pelle, sia tipo che tonalità, poi utilizzate un correttore per coprire le imperfezioni solo dove serve; non serve fare una  maschera pesante se non ce n’è strettamente bisogno come nel caso di servizi fotografici o gravi imperfezioni da nascondere.
  • Il trucchetto in più: se volete un effetto molto naturale partite dal centro del viso e sfumatelo gradualmente, a volte non c’è nemmeno bisogno di stenderlo su tutto il viso.

 

  • Errore: Utilizzare lo stesso correttore per occhiaie e imperfezioni.
  • Soluzione: In realtà questo non è un errore grave, anzi, per chi ha poche occhiaie o la pelle giovane potrebbe andare anche bene utilizzare lo stesso, ma, per un risultato impeccabile utilizzate un correttore più liquido e dai toni arancioni/pesca per coprire le occhiaie e uno più simile al tono della vostra pelle e più secco per coprire macchie o brufoli.
  • Il trucchetto in più: sulle imperfezioni spesso è importante fissare il correttore con la cipria, mentre nel contorno occhi non sempre lo è, infatti alcune ciprie potrebbero far andare il correttore nelle pieghe, testate sempre prima due prodotti se insieme funzionano oppure no.

 

  • Errore:Applicare la terra abbronzante su tutto il viso.
  • Soluzione: La terra abbronzante può essere applicata in due modi, se è opaca per scolpire il viso, quindi sotto gli zigomi o su lineamenti pronunciati, mentre, se è quella luminosa va utilizzata solo sulle zone del viso che solitamente sono più esposte al sole, in ogni caso non usatene una troppo arancione, il risultato sarà un bellissimo effetto pelle baciata dal sole.
  • Per evidenziare ancora di più l’effetto pelle abbronzata usate anche un po’ di illuminante.

 

E voi? Siete tra le convinte di alcune di queste “abitudini”? Quale di questi errori commettete? Quale invece non avete mai commesso? Avete qualche altra soluzione? Fatemi sapere nei commenti.