Si è tenuto sabato scorso, 15 novembre, il defilè della nuova collezione di Bruno Caruso.( Vi avevo già anticipato l’evento qui.)
Tra le sale dello sfarzoso Palazzo San Teodoro sono stati presentati ben 40 capi, divisi nelle tre collezioni, gran sera donna, abito uomo e sposa.
Elementi originali come i tessuti preziosi ed elasticizzati, i tagli raffinati e particolari, l’ispirazione anni 50-60 sono fusi in modo unico, rendendo i capi innovativi e ello stesso tempo eleganti nel senso classico della parola.
La cura dei dettagli è quella che solo l’haute couture possiede.
Guardate le mani, io sono un artigiano
Le applicazioni di pietre e perle danno luce e ancor più preziosità a capi già pregiati.
C’è tanta tristezza in giro, dobbiamo dare un po’ di luce a queste bellissime donne…
Altro dettaglio protagonista della collezione sono le trasparenze, fantastici pizzi, allo stesso tempo sensuali, romantici e molto femminili.
…un po’ di trasparenze, un po’ di pietre, un po’ di luce le rendono più belle perchè sorridono di più
Si riferisce alle donne Bruno Caruso e ci fa intendere che la sua è una missione, rendere le donne non solo più belle ma anche più felici e a loro agio nei suoi splendidi abiti.
E dopo la gran sera, la collezione uomo.
Molto lineare, pulita e ispirata al classico e soprattutto fedele alla sartoria napoletana, ma con tessuti e particolari nuovi ed originali.
La parola chiave dell’uomo vestito Bruno Caruso è
Eleganza
La sposa è molto femminile, sia trasgressiva che romantica, anche lei molto elegante e raffinata.
Oltre al bianco seta un caldo color miele fa spiccare tra gli altri alcuni abiti.
Molti gli ospiti noti, alcuni giunti anche dall’estero come la figlia dello sceicco del Qatar, Aicha Bolho Aboutkaalil, la proprietaria del noto ristorante parigino African Lounge, Ami Bello e da Zurigo l’imprenditrice italo svizzera Miriam Marini, tutte clienti da anni dello stilista napoletano.
Non sono mancati imprenditori e volti noti partenopei come Paola Rubino, proprietaria della Kimbo con il marito Sergio Di Sabato, il presidente della sezione Moda dell’Unione Industriali di Napoli, Carlo Palmieri, AD di Carpisa e Yamamay; e ancora Antonella Numis, proprietaria delle scuole Adolphe Ferierre, l’avvocato Enrico Bonelli con la signora Carmen, Anna Sommella, Fabio e Celeste Fuschino, e l’attrice cantante Anna Capasso.
Ed eccoci qui alla fine di questo post pronti per scoprire il progetto per il 2015 di Bruno Caruso, istituire un’accademia per i giovani futuri couturier, a Napoli, completamente gratuita, per non perdere ciò che hanno conquistato con molto sacrificio “artigiani” come lui.
Così ha commentato il progetto Carlo Palmieri, presidente della sezione Moda dell’Unione Industriali Napoli:
Un progetto interessante che non può passare inosservato e va sostenuto. L’azione proposta va nella direzione che da qualche anno sostengo tra gli industriali e ci confronteremo con tutte le eccellenze sartoriali che rappresentiamo.
In questo articolo ho lasciato parlare le foto di Mimmo Fontanella.
Le citazioni di Bruno Caruso sono tratte dall’intervista rilasciata a fine sfilata a Il Mattino.
Al prossimo evento xoxo Iolanda.